Oggi prenderemo da un altro lato, la nostra rubrica, andando ad analizzare le componenti intermarket visto che tutti i mercati, sia azioni, obbligazioni e valute sono tutte collegate fra loro da correlazioni dirette oppure inverse. Come sapete le obbligazioni e le azioni sono collegate da sempre da una relazione diretta, alcune volte funziona molto bene, altre può rappresentare di punti di debolezza. Quando si sviluppano delle divergenze, o quado i segnali proveniente dagli indicatori diventano contradittori, è sempre meglio assumere un comportamento operativo più prudente, attendendo nel frattempo che a divergenza, in un modo o nell’altro venga superata. E’ opportuno guardare con attenzione un’altra importante caratteristica della relazione presente tra obbligazioni e azioni: l’andamento delle quotazioni obbligazionarie nei punti di inversione primari tende generalmente ad anticipare quello del mercato azionario
Indicatore anticipatore
Se guardate il grafico del ftse mib e il grafico del btp decennale potete osservare con facilità che quando le tendenze di entrambi i mercati appaiono in procinto di invertire la loro direzione, sono generalmente le obbligazioni a cambiare orientamento per prime, sia nei punti di svolta superiori, sia in quelli inferiori. Di conseguenza l’andamento dei corsi obbligazionari svolge la funzione di indicatore anticipatore del mercato azionario.
Abbinare analisi tecnica
Risulta evidente che ogni significativo movimento del mercato azionario è generalmente accompagnato, spesso preceduto, da un analogo movimento del mercato obbligazionario. Ne consegue che l’analisi tecnica dei due mercati deve essere effettuata congiuntamente, per non risultare incompleta. Una previsione rialzista per le obbligazioni è, in effetti, una previsione rialzista per le azioni. Analisti e operatori del mercato dovrebbero tenere costantemente sotto controllo l’andamento delle quotazioni obbligazionarie, almeno per individuare eventuali conferme o divergenze. L’analisi delle quotazioni obbligazionarie, qualunque sia lo strumento tecnico utilizzato, dalle medie mobili ai più raffinati indicatori, deve comunque essere considerata una parte rilevante dell’intero lavoro analitico rivolto al mercato azionario.
Anticipi temporali
Oltre ad analizzare i grafici giornalieri e mensili, spesso la natura anticipatrice delle obbligazioni è rilevabile anche nei grafici riferiti ai dati di intervalli di tempo piuttosto brevi. In essi è possibile notare, nonostante le eventuali divergenze macro in atto delle relazioni presenti tra obbligazioni e azioni anche nei movimenti di prezzo minori. Però tuttavia l’ampio anticipo temporale, sebbene poco utilizzabile dagli operatori sul breve termine, assume probabilmente una maggiore importanza per gli investitori, orientati generalmente ai risultati di medio e lungo termine.
Operatività
Quindi nell’otica operativa, quando vogliamo entrare ad esempio su azioni o panieri di azioni italiani, bisogna sempre sia durante il giorno che nell’ottica più amplia, avere un occhio attento sul grafico dei titoli di stato italiani, a scadenza decennale ma anche a scadenze più elevate ma anche più brevi. Effettuiamo con calma la nostra analisi grafica riguardo le obbligazioni, il trend di fondo in atto, supporti e resistenze, ogni movimento maggiore avrà un effetto sulle nostre azioni e nella maggior parte dei casi, un’inversione oppure un nuovo massimo in un mercato obbligazionario fa prevedere che nel mercato azionario avverrà la stessa medesima cosa. Mai avere una posizione long su obbligazioni italiane e una short su azioni italiane.