Arrivare a fine mese in questa precaria situazione economia per molte famiglie è davvero un’impresa. C’è l’affitto o la rata del mutuo da pagare, l’assicurazione, la retta dell’asilo, la benzina e la spesa per la casa. Risparmiare e mettere qualcosa da parte è praticamente impossibile, ma talvolta diventa addirittura difficile riuscire a ripartire il nostro stipendio tra le numerose voci senza escluderne nessuna. Un valido strumento di cui ci possiamo avvalere in caso di difficoltà stringenti è il credito al consumo. Si tratta di un prodotto finanziario che si rivolge alle famiglie con lo scopo di aiutarle nel sostenere le spese e rateizzare i pagamenti.
In sostanza questa tipologia di prestito non è finalizzata a un determinato investimento, ma è un aiuto concreto per finanziare la spesa corrente delle famiglie. Non costituisce quindi credito al consumo il prestito concesso per esigenze professionali del consumatore, come ad esempio l’acquisto di un’automobile aziendale. Lo scopo del finanziamento, ripetiamolo, è fornire un credito per l’acquisto di beni e servizi e per soddisfare esigenze di natura personale.
Il credito al consumo, secondo quanto si legge nella definizione fornita sul sito della Banca d’Italia, può assumere la forma di una dilazione del pagamento del prezzo di beni o servizi, o di un prestito. La dilazione di pagamento è concessa dai venditori a cui ci rivolgiamo e ci permette sostanzialmente di suddividere il costo di un bene in rate da pagare entro certe date prestabilite. Se il credito a consumo prende la forma di un prestito, esso viene, ovviamente, Credito al consumo erogato da una banca alla quale dovremo restituire il capitale attraverso versamenti periodici.
Per poter accedere a questo prodotto finanziario è necessario dimostrare di avere una fonte di reddito e di non essere iscritti nella lista di cattivi pagatori. Unico neo del credito al consumo è il tasso di interesse, che è più elevato rispetto ai normali finanziamenti, a causa del rischio di insolvenza più alto.