Uno degli strumenti di pagamento più diffusi al giorno d’oggi è la Carta di Credito, vediamo di approfondirne la conoscenza.
La Carta di Credito è costituita da una tessera con banda magnetica o microprocessore dove sono riportati gli elementi identificativi del titolare e dell’istituto emittente. Tipicamente la Carta di Credito viene utilizzata per l’acquisto di beni o servizi, presso gli esercizi convenzionati, attraverso l’apposizione di una firma su un documento di vendita.
In questo senso la carta di credito assolve ad una funzione di sostituzione della moneta legale.
Ma la carte di credito assolvono anche ad una funzione di tipo creditizio, poiché consente al titolare di usufruire di un credito per il periodo di tempo compreso tra la data dell’acquisto e quella di effettivo addebito sul conto corrente bancario.
Tale addebito può avvenire secondo due modalità:
in un’unica soluzione, generalmente il 15 del mese successivo a quello in cui le spese sono state effettuate, senza addebito di interessi, indipendentemente dal giorno in cui è stata eseguita l’operazione;
in forma rateale, con addebito degli interessi. In questo caso il rimborso della rata ripristina, per pari importo, il massimale concesso (carta revolving).
Nel primo caso non vengono applicati interessi sulle somme anticipate e i costi, a carico del proprietario della carta, sono rappresentati esclusivamente dalle commissioni fisse, inerenti la sottoscrizione e il rinnovo della carta e alle spese di invio dell’estratto conto.
Con la carta revolving, invece, l’istituto emittente fornisce al cliente un plafond utilizzabile per effettuare l’acquisto di beni e servizi presso i venditori convenzionati, che verrà successivamente rimborsato a rate dietro iI pagamento di interessi. La carta si ricarica ad ogni rimborso della quota capitale, e il plafond si ricostituisce per l’ammontare rientrato, tornando disponibile per nuovi acquisti.
La carta revolving inizia a produrre interessi solo dal momento in cui viene utilizzata, chi la possiede, senza utilizzare la funzione revolving, sostiene esclusivamente i costi fissi.
Esempio.
Disponendo di una Carta di credito con funzionalità revolving e plafond di 3.000 euro, è possibile concordare il rimborso con rate mensili di euro 100, che vengono addebitate sul conto corrente.
Effettuando un acquisto di 1000 euro, il credito disponibile scenderà a 2.000. Il mese successivo, ad avvenuto rimborso della prima rata, risalirà a 2.100, e così via. In dieci mesi il plafond sarà ripristinato al livello massimo (ovviamente se nel frattempo non saranno stati effettuati ulteriori acquisti).
Con riferimento all’ Emittente, solitamente le Carte di Credito si distinguono in:
– Carte commerciali (fidelity cards). Sono emesse da Società commerciali e di servizi e, attraverso l’opportunità di pagare in modo dilazionato gli acquisti, perseguono il fine di incrementare le vendite e fidelizzare la clientela; l’intervento della Banca, o altro intermediario finanziario, riguarda prevalentemente la fase dl gestione dei pagamenti.
– Carte T and E (Travel and Entertainment). Sono emesse da Società specializzate (le più diffuse sono American Express e Diner’s Club) che si rivolgono principalmente a fasce di clientela con un elevato potere di acquisto, più sensibili alla qualità del servizio che al Costo. Tale genere di carte offre ai propri titolari livelli di spesa piuttosto elevati, infatti i criteri di selezione dei richiedenti risultano più severi rispetto al caso precedente.
– Carte bancarie. Si caratterizzano per il coinvolgimento di tre soggetti: l’Istituto emittente (Società appositamente costituita per la gestione della carta di credito, ad es. Bankamericard e CartaSì) la Banca e il titolare della carta stessa. Alla Società viene affidata la gestione tecnica del rapporto, mentre alle banche compete la distribuzione della carta presso la clientela e la definizione dei criteri di utilizzo (determinazione dei plafond, tasso applicato ecc.). Le carte bancarie si rivolgono ad una di Clientela meno selezionata delle carte T and E, con redditi medio bassi e quindi più sensibili al costo del servizio. Anche in questo caso comunque, la concessione di una Carta di Credito deve essere subordinata all’accertamento del grado di solvibilità del Cliente.
Molto interessante.