I proventi dei fondi comuni d’investimento sono sottoposti ad un diverso regime fiscale nel caso l’investitore sia una persona fisica o una impresa.
Cominciamo col dire che sugli eventuali rendimenti conseguiti in virtù della partecipazione ad un fondo comune deve infatti essere anzitutto riconosciuta all’Erario una quota stabilita.
Il gestore del fondo calcola e trattiene quotidianamente pro quota dagli investitori questo importo anche se, materialmente, l’intera somma sarà versata dalla SGR in un’unica soluzione entro la fine di febbraio. Di contro, l’investitore che uscirà dal fondo non dovrà alcunché all’Erario su quanto realizzato, già al netto di ogni gravame.
Diverso discorso, invece, quando l’investitore è una impresa.
L’utile ricavato dalla vendita della propria quota di partecipazione al fondo concorrerà alla determinazione del reddito dell’anno fiscale di riferimento e su questa somma (considerata quindi reddito) si calcolerà un credito d’imposta pari al 15 %.