I Certificati di Deposito sono titoli trasferibili emessi da Banche, sono rappresentativi di depositi a scadenza vincolata, e possono essere emessi dalla Banca proponente sia con tasso fisso che variabile.
Solitamente questi titoli sono emessi alla pari, cioè prezzo di acquisto 100 e rimborso alla scadenza 100, con previsione di stacco di una cedola annuale o semestrale, sebbene occasionalmente siano stati proposti anche titoli senza cedola (zero coupon).
Secondo le istruzioni attualmente vigenti, i Certificati di Deposito per la loro emissione non sono soggetti a vincoli di taglio minimo, devono però avere durata minima non inferiore ai 3 mesi, e massima non superiore ai 5 anni.
Sotto il profilo giuridico, i Certificati di Deposito possono essere:
nominativi,
al portatore.
I titoli nominativi legittimano unicamente l’intestatario ad esercitarne i diritti e beneficiare delle cedole. L’eventuale trasferimento del titolo potrà avvenire solo dopo specifica notifica, da parte dell’intestatario, alla Banca emittente dell’avvenuta cessione.
I titoli emessi al portatore sono assimilati a titoli di credito, e quindi il loro semplice possesso legittima il soggetto portatore ad esigere la restituzione della somma ed il pagamento dei relativi interessi.
Costi e Tassazione
Dal punto di vista della tassazione è applicata la ritenuta fiscale, come previsto sui Capital Gain, tuttavia sui Certificati di Deposito non sono previste commissioni di sottoscrizione, da parte della Banca, né spese di custodia a carico degli investitori, contrariamente a quanto avviene per Azioni, Obbligazioni e Titoli di Stato.
Tipologie di Certificati di Deposito
Si distinguono tre tipologie:
CD a tasso fisso
CD indicizzati
CD tipo “corridor”
I CD a tasso fisso sono quelli che ovviamente mantengono un tasso di interesse prefissato per tutta la loro durata.
I CD indicizzati sono titoli a tasso variabile il cui rendimento è strettamente condizionato dalla performance di un parametro finanziario (es. EURIBOR, Tasso BCE), o indice di Borsa (ad esempio il rendimento della cedola è uguale alla media annuale dell’EURIBOR + 1%).
I CD tipo “Corridor” sono titoli leggermente più complessi, in quanto normalmente prevedono:
1) il rimborso del capitale alla scadenza
2) il riconoscimento di una cedola annuale minima
3) l’attribuzione di un premio qualora il parametro di riferimento fissato nel regolamento (es. tasso di cambio o di interesse), resti all’interno di una banda di oscillazione prefissata.
Il premio non verrà corrisposto al cliente per il periodo di tempo durante il quale il parametro di riferimento abbia assunto valori superiori, o inferiori, ai limiti stabiliti.
Conclusioni
I Certificati di Deposito sono titoli emessi dagli Istituti bancari per raccogliere liquidità ed autofinanziarsi, e quindi in evidente conflitto di interessi.
Risulta essere quindi sempre opportuno valutare attentamente questo tipo di proposte, i meccanismi di rendimento, e le eventuali clausole condizionali, o ancor meglio farsi consigliare da persona competente e di fiducia.