Il mutuo di ristrutturazione rappresenta quel tipo di finanziamento richiesto per una durata di lungo periodo (pari o superiore ai 5 anni), che viene finalizzata ai lavori necessari per garantire l’abitabilità, o anche semplicemente per apportare delle migliorie ad un immobile di proprietà. Tuttavia alcune banche prevedono la possibilità di erogare mutui di acquisto con l’aggiunta della componente rappresentata dai mutui di ristrutturazione (il vantaggio sta nel fatto che la percentuale di mutuo di acquisto non aumenta, riuscendo a rimanere al di sotto di alcuni scaglioni che porterebbero anche all’applicazione di uno spread più alto).
Rispetto ad un normale finanziamento il mutuo di ristrutturazione permette di ottenere delle cifre pari (o in alcuni casi anche superiori), a dei tassi di interesse più bassi, perché in linea con la media dei tassi offerti dal mercato. A questo si aggiunge anche un altro vantaggio, ovvero il risparmio che può essere ottenuto dalla detrazione fiscale degli interessi passivi. Come requisito è necessario che l’immobile sia prima casa, o che vi venga presa la residenza entro i termini stabiliti dall’Agenzia delle entrate.
La procedura e la documentazione necessaria per ottenere il mutuo di ristrutturazione è la stessa di quella dei mutui di acquisto, ovvero documenti anagrafici e personali, stato di famiglia, che può essere scritto utilizzando questo modello di autocertificazione stato di famiglia, copia documento di identità e codice fiscale), documenti reddituali (buste paga, 730 e cud, o modello unico), e quelli relativi agli imobili (atto di provenienza, visure catastali ed eventuali condoni, o, se l’immobile è già di proprietà, atto notarile di acquisto), ai quali va aggiunto il preventivo di spesa della ditta che dovrebbe eseguire i lavori, dai quali risulta l’entità dell’importo necessario.
La maggior parte delle banche utilizza il criterio della suddivisione dell’importo richiesto col mutuo di ristrutturazione in più parti legate allo stato di avanzamento dei lavori: inizio lavori, intermedia e a fine lavori. Alcune banche prevedono l’erogazione in un’unica soluzione, ma anche se sembra scontato, bisogna invece richiedere in modo esplicito quando avverrà l’erogazione dell’importo, perché nella maggior parte dei casi avviene a termine lavori, quindi sarà il mutuatario a dover anticipare tutte le spese di tasca propria.