I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sono titoli di debito emessi dal Ministero del Tesoro per sostenere il finanziamento della spesa pubblica dello Stato Italiano.
I BOT sono tipicamente titoli di breve periodo, le cui durate standard possono essere di 3, 6 e 12 mesi, tuttavia il Ministero del Tesoro si riserva la possibilità di emettere BOT anche con scadenze diverse.
I BOT sono titoli al portatore del tipo zero coupon:
Titolo al portatore significa che il semplice possesso del titolo ne legittima la proprietà e l’esercizio dei diritti incorporati, ed il trasferimento ad altra persona si realizza mediante la semplice consegna del titolo;
Zero coupon significa che il titolo non prevede distacchi di cedole nel corso della sua durata.
Rendimento e quotazione.
Al momento della loro emissione, i Buoni Ordinari del Tesoro incorporano già in anticipo gli interessi riconosciuti. In altre parole vengono emessi ad un prezzo inferiore al valore nominale (es. Valore nominale 100, prezzo di emissione 97), con uno sconto pari al tasso di interessi riconosciuto al sottoscrittore.
Il rendimento di questi titoli è quindi dato dalla differenza tra il valore nominale (liquidato alla scadenza) ed il prezzo di sottoscrizione.
I BOT sono ammessi alla quotazione in Borsa, a partire dal giorno successivo al loro collocamento; la quotazione di mercato è definita ‘tel quel’, cioè comprende esattamente il valore del prezzo di acquisto e gli interessi maturati fino a quel giorno.
Modalità di emissione e collocamento.
Le emissioni dei BOT sono fissate con Decreto ministeriale, mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, nel quale vengono indicati importi, date, scadenze, prezzo base di collocamento e ogni altra caratteristica dei titoli.
L’emissione dei BOT può avvenire solo in Euro, e l’importo minimo sottoscrivibile è pari a 1000 Euro.
Il collocamento dei BOT avviene due volte al mese (i titoli trimestrali e annuali sono offerti solo a metà mese, mentre i semestrali sono proposti solo a fine mese), e vi possono partecipare esclusivamente operatori professionali (banche, SIM, SGR, Poste Italiane).
Ciascun operatore deve far pervenire alla Banca d’Italia la propria richiesta, specificando l’importo dei titoli che si intende sottoscrivere ed il prezzo offerto.
L’offerta si svolge secondo la modalità dell’asta competitiva, in base alla quale le domande presentate dagli operatori vengono disposte in ordine decrescente, e quindi soddisfatte al prezzo indicato dai partecipanti fino al completo esaurimento dell’importo prefissato per l’emissione.
Acquisto da parte del pubblico.
Ogni persona interessata all’acquisto di BOT deve quindi rivolgersi ad una Banca o altro operatore professionale.
Il prezzo che l’intermediario applicherà ai propri clienti, è quello medio ponderato di aggiudicazione, cioè la media dei singoli prezzi dei lotti aggiudicati ponderati per le rispettive quantità: quindi, mentre gli operatori sostengono prezzi diversi, i clienti privati pagano tutti lo stesso prezzo.
A tale prezzo si devono aggiungere le commissioni di sottoscrizione applicate dagli intermediari, i cui valori massimi sono stabiliti in:
0.05% per i BOT con durata residua pari o inferiore a 80 giorni;
0.10% per i BOT con durata residua compresa fra 81 e 170 giorni;
0.20% per i BOT con durata residua compresa fra 171 e 330 giorni;
0.30% per i BOT con durata residua pari o superiori a 331 giorni.
Molto interessante.