Il benessere mentale è un tema sempre più attenzionato sia dal punto di vista delle istituzioni sia a livello personale. Soprattutto dopo il Covid-19, ci si è resi conto della necessità di attivare dei canali di assistenza che potessero essere più capillari per affrontare il disagio psichico che le persone cominciavano ad avere a seguito delle esperienze con il virus. C’è stata inoltre una maggiore consapevolezza delle persone sull’importanza di recuperare il proprio equilibrio a livello mentale e questo ha portato a un aumento della domanda di richieste di terapia psicologica.
Non tutte le persone possono permettersi però il servizio ed è quindi intervenuto il governo con un disegno di legge per sancire lo psicologo di base. Lo psicologo dell’assistenza primaria sarà una figura professionale che affiancherà i medici di base e i pediatri di base nel fornire una prima forma di ascolto e aiuto per il disagio psichico. Sebbene manchino ancora i fondi dello stato, molte regioni si sono già attivate e stanno provvedendo alla realizzazione degli elenchi dei professionisti abilitati ai quali possono accedere i pazienti in maniera gratuita. La psicologia è tuttavia una materia molto ampia e, oltre alla formazione di base, chi decide di studiare psicologia può specializzarsi in diversi settori e lavorare come dipendente pubblico o professionista privato in contesti assai differenti tra loro. Diventerà una figura chiave in una società così variegata come quella attuale e la necessità di analizzare alcuni comportamenti e capirne l’origine per stare meglio comporterà un’esigenza crescente di specializzazione. Scopriamo come si diventa psicologo e quali sono le sue competenze.
Come si diventa psicologo
Per diventare psicologo bisogna iscriversi a un corso universitario e completare il percorso accademico di 5 anni. L’indirizzo specifico della laurea triennale è “scienze e tecniche psicologiche”. Dopo la triennale è fortemente consigliato procedere con la magistrale, che permette di scegliere un indirizzo specifico in base al tipo di competenza che si desidera approfondire. Gli indirizzi di specializzazione degli psicologi sono numerosi e vanno dalla psicologia dello sviluppo alla psicologia forense. Tra gli indirizzi di psicologia possibili c’è anche la laurea in psicologia clinica, un ramo della psicologia che prevede un approccio di ricerca scientifica in merito alle problematiche relative al disagio psichico. I corsi magistrali nei vari rami della psicologia si possono seguire anche online grazie alle università telematiche come Unicusano, che da diversi anni propongono diversi corsi di laurea magistrale in psicologia. Bisogna ricordare che lo psicologo, a differenza dello psicoterapeuta, non può prescrivere farmaci, ma utilizza strumenti quali il colloquio, l’ascolto e alcuni testi per comprendere in quale stato psicologico è il paziente.
Gli step post laurea: tirocinio abilitante ed esame di stato
Durante la laurea magistrale l’aspirante psicologo può iniziare a seguire il TVP, ossia il tirocinio-pratico-valutativo, obbligatorio per ottenere l’abilitazione allo svolgimento della professione e a poter accedere all’esame di stato che permette l’iscrizione all’albo degli psicologi e lo svolgimento della professione. Il tirocinio si compone di 20 crediti formativi, ai quali vanno aggiunti altri 10 crediti dal curriculum universitario per completare i crediti necessari. L’esame di stato, step necessario per potersi iscrivere all’albo, si svolge due volte l’anno e prevede 4 prove, tre scritte e una orale. Una volta superato l’esame ci si può iscrivere all’albo degli psicologi della propria regione e iniziare a svolgere la professione.