Se gli italiani di questi tempi sono sempre alla ricerca dei prestiti migliori, anche gli stranieri non scherzano. Nei giorni scorsi è stato presentato il primo Rapporto sulla domanda di credito da parte di cittadini non italiani, realizzato da Crif con l’intento di analizzare le dinamiche finanziarie fra gli immigrati residenti nel nostro Paese.
Dai risultati emerge che l’anno scorso un quinto delle richieste di prestiti personali è stato presentato dai rumeni (oltre mezzo milione di domande, il 22% del totale). Hanno fatto ricorso al credito bancario anche albanesi e marocchini (rispettivamente 6,1 e 5,7%). A distanza ravvicinata troviamo anche filippini, tedeschi e svizzeri (intorno al 4%) e, infine, i peruviani (2,9%). Con sorpresa si scopre che una comunità di proporzioni tali come quella cinese si trova addirittura al 27mo posto, un dato che conferma l’utilizzo di canali “alternativi”, privi dell’intermediazione bancaria.
Con riferimento ai singoli prodotti finanziari, i cittadini rumeni si riconfermano in cima alla classifica anche per quanto riguarda le richieste di mutui immobiliari (18% delle richieste totali). A seguire troviamo albanesi (12%) e svizzeri (6%). Le due prime posizioni rimangono invariate anche per iprestiti finalizzati, dove ritroviamo i rumeni e gli albanesi con rispettivamente il 24 e 7% delle richieste.
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto in prestito, la classifica stilata da Crif vede al primo posto gli olandesi con 58.387 euro, seguiti da spagnoli (37.854 euro di media), austriaci (36.138 euro), e cinesi (25.123 euro). Agli ultimi posti si collocano, invece, rumeni (8.682 euro), filippini (7.780 euro) e marocchini (6.680 euro).
“L’aumento della presenza di cittadini stranieri stabilmente residenti nel nostro Paese fa sì che si sia consolidata l’esigenza di accedere alle diverse forme di credito bancario, creando una importante opportunità di business per gli operatori di settore” – ha commentato Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF – “D’altro canto, la domanda di credito rappresenta uno dei driver principali per l’integrazione sociale ed economica di cittadini provenienti da altri Paesi”.