Continuiamo a parlare dell’RSI, indicatore che abbiamo introdotto nello scorso articolo. La formula di calcolo più nota e più usata è quella di base, ma considerando tutti i vari dati del passato, al fine di formare una media ponderata esponenziale, si ha la necessità? di regolare il valore dell’RSI. Per poter fare ciò, una volta che l’RSI iniziale è calcolato, bisogna applicare queste modifiche, considerando 14 come periodo di durata dell’indicatore.
[(Valore iniziale dell’RSI) * 13 + guadagno corrente] / 14.
La linea centrale per la RSI ha un valore di 50. Una lettura superiore a 50 comporta la moneta è in una fase rialzista come guadagni medi sono maggiori di una media delle perdite. Letture di sotto di 50 indica una fase ribassista.
I livelli di ipercomprato e di ipervenduto sono calcolati a seconda di valori impostati, precisamente superiori a 70 e inferiori a 30.
La linea centrale dell’RSI ha invece un valore di 50. Una lettura dell’indicatore superiore a 50 indica che la moneta è in una fase rialzista, dunque i guadagni medi sono maggiori delle perdite medie. Delle letture al di sotto di 50 indicano invece un trend in fase ribassista. Quando il valore dell’RSI passa la linea centrale, allora ci sono delle indicazioni di mercato interessanti ed utili. Il crossover può essere usato per confermare i segnali rialzista o ribassista che vengono da altri indicatori e convalidano i segnali RSI di ipercomprato e di ipervenduto.
Se la linea dell’indicatore ha toccato o attraversato il valore del 70, allora siamo in una situazione di ipercomprato. Se invece il prezzo tocca il valore di 30 dell’indicatore RSI, siamo in una situazione di ipervenduto. Quando il prezzo si trova in una di queste due situazione, ci suggerisce che presto inizierà una fase di inversione.
Si dovrebbe capire che una posizione di ipercomprato o ipervenduto può rimanere in una tendenza rialzista o ribassista ancora per qualche tempo.