Molte aziende non sanno applicare una strategia aziendale con Facebook e in assenza di risultati lo definiscono un inutile perdita di tempo.
Forse anche voi in questo momento, vi starete chiedendo: «Perché dovrei preoccuparmi di Facebook?».
Ci sono un sacco di pregiudizi intorno al popolare social. In questo articolo, voglio sfatare alcuni dei falsi miti sull’impossibilità di usare Facebook in azienda.
In primo luogo, Facebook, come altri mezzi di comunicazione sociale, è un modo fenomenale con cui ottenere visibilità e ampliare i confini del proprio brand.
Facebook è il più grande social network del pianeta con oltre 500 milioni di utenti attivi superando l’ex gigante del social networking MySpace.
Considerando questi numeri, dovreste chiedervi se anche il vostro mercato di riferimento sia presente su Facebook. Senza neanche saperlo, potreste colmare un settore non ancora presente. Avete mai fatto una ricerca di questo tipo? Cosa avete trovato? Esistono aziende su Facebook che propongono i vostri stessi servizi e prodotti? Se si, in che modo lo stanno facendo e con quali risultati?
Mito #1: E’ inutile avviare una strategia aziendale. Su Facebook ci sono soltanto i giovani
Per chi è ancora scettico, un’obiezione comune è che la maggior parte degli utenti di Facebook sono demograficamente troppo giovani e quindi disinteressati ai prodotti in commercio. Tuttavia, dando un rapido sguardo alle statistiche scopriamo che solo nel 2009 il pubblico over 55 su Facebook è cresciuto incredibilmente del 922,7 %.
Ora, confrontando i costi per una strategia aziendale con Facebook (bassi se non addirittura pari a zero), l’unica spesa fissa rimane solo la connessione a Internet. Paragonando quest’ultima ad altri sistemi di pubblicità come Pagine Gialle, giornale, tv e radio, otteniamo una case study abbastanza convincente del perché si dovrebbe fare marketing con Facebook.
Mito #2: Facebook porta via troppo tempo
Questa è probabilmente la preoccupazione più frequente che sento. E’ vero, Facebook potrebbe divenire una grossa perdita di tempo, ma solo se sarete voi a renderlo tale. Avete semplicemente bisogno di essere un po’ spietati nelle relazioni, soprattutto se utilizzate il social networking per restare in contatto con amici e familiari.
Gli specialisti hanno perfettamente ragione quando dicono che i mezzi di comunicazione sociale possono creare dipendenza. Ma se evitate Facebook in quanto timorosi di perdere troppo tempo, allora getterete al vento l’opportunità per conversare direttamente con il vostro pubblico.
Se ci pensate bene, rispetto al business del networking tradizionale (biglietti aereo, treno, albergo, benzina, ristorante, ecc.), una strategia aziendale con Facebook richiede molto meno tempo e denaro. Questo non vuol dire che dovete sostituire completamente le relazioni personali, ma creare un parallelismo automatizzato.
Strategia aziendale specifica
Come possiamo avviare una strategia aziendale con Facebook sfruttando proficuamente il nostro tempo?
In primo luogo, la cosa più importante da capire è perché siete su Facebook. Qual è la vostra strategia? Quali sono i vostri obiettivi? Senza conoscerli, diventa molto più facile perdere tempo.
Cosa si può fare, invece?
Ecco alcuni suggerimenti e tecniche per aiutarvi a ottenere la massima visibilità con Facebook impiegando poco tempo:
Prima di ogni altra cosa, modificate le impostazioni di notifica sotto la voce “Impostazioni account” e “Notifiche” e togliete la spunta sulla maggior parte di esse. Questa operazione ad esempio, vi eviterà di ricevere notifiche tramite email.
Ignorate o bloccate le applicazioni inutili che non hanno nulla a che fare con il vostro obiettivo di business.
Aggiornate il vostro status con regolarità. Non date l’idea di aver abbandonato la vostra pagina.
Se qualcosa di interessante vi colpisce, premete il tasto “Mi piace” o “Condividi”. Meglio ancora, lasciate un commento utile e costruttivo con cui mettervi in evidenza come esperti del settore.
Controllate la vostra bacheca e rispondete rapidamente ai commenti costruttivi dei vostri contatti.
Sul lato destro della home page, date un’occhiata tra i vostri amici e fate gli auguri a coloro che festeggiano il compleanno. Questo aspetto sembrerà banale, ma nel Web 2.0 (prossimo Web 3.0) le relazioni aggiungono valore alla comunicazione tra azienda e cliente. Mostratevi interessati alla loro vita.
Sulla parte superiore a destra della home page, gestite tutte le richieste in attesa.
Se ad esempio avete organizzato o semplicemente aderito a un webinar, annunciate l’evento utilizzando la relativa applicazione.
Se avete un blog, utilizzate il NetworkedBlogs oppure impostate i feed rss attraverso la funzione delle Note. I post che realizzerete compariranno nelle home dei vostri amici e dei sostenitori delle vostre pagine.
Sul vostro blog inserite pulsanti o collegamenti esterni. In questo modo i lettori in possesso di un account su Facebook, possono condividere i vostri contenuti sulle loro pagine e con i loro rispettivi amici.
Se utilizzate il microblogging, installate l’applicazione di Twitter su Facebook in modo da inviare un aggiornamento automatico dei vostri tweets.
Iscrivetevi gratuitamente su Hootsuite per aggiornare contemporraneamente il proprio stato su più profili di social network tra cui Facebook.
Gestire il tempo su Facebook usando un timer
Affidatevi a un timer per gestire il tempo che impiegate per usare Facebook. Lo so, questo consiglio sembrerebbe banale ma impostare un timer per Facebook a volte è necessario. Vedetela come parte integrante della vostra strategia aziendale per fare marketing con Facebook.
Diversamente, se siete nuovi, potreste necessitare di qualche ora in più per ambientarvi e sviluppare il vostro profilo. Una volta capito come funziona Facebook, impegnatevi a gestire strategicamente il tempo che gli dedicherete.
Mito #3: Facebook porta clienti automaticamente
Sarebbe meraviglioso se fosse vero. Possiamo ottenere nuovi clienti come risultato della nostra presenza su Facebook? Assolutamente si. Ma se pensate di aumentare i profitti della vostra azienda aprendo semplicemente un profilo, beh, mi dispiace deludervi, ma siete totalmente fuori strada.
E’ sorprendente il numero delle persone che finiscono per scoraggiarsi a cuasa dei loro scarsi risultati su Facebook. La maggior parte delle volte non capiscono come avviare una strategia di marketing con Facebook.
Molte aziende mi seguono e mi invitano sulle loro pagine aziendali. Oltre il 90% di queste commettono lo stesso errore: inseriscono contenuti a non finire senza curarsi minimamente delle relazioni con gli iscritti. In pratica, è come mettere piede dentro un negozio ed essere assaliti dalla commessa che, senza domandarci nulla, cerca di rifilarci qualcosa.
Non trovate che sia intollerabile questo comportamento? Di solito, dopo neanche cinque minuti, siamo giù fuori dal negozio.
Facebook è un eccellente strumento per stabilire la credibilità e la competenza, esponendo il vostro brand ma soprattutto scoprendo cosa vogliono le persone. Una volta raccolte queste preziose informazioni, potete creare un pacchetto di soluzioni e proporgliele.
“Date alla persone quello che vogliono e non quello che secondo voi potrebbe essere utile a loro”
Una strategia aziendale non deve limitarsi a Facebook. Avete un sito o un blog aziendale?
Il vostro obiettivo finale non dovrebbe essere quello di usare Facebook (o qualsiasi altro social network) come canale di vendita diretta. Prima ancora di arrivare su Facebook, dovreste avere un sito o blog aziendale, con cui educare e guidare le persone. È necessario inoltre costruire nuovi rapporti al di fuori di Facebook. Il modo migliore per farlo è quello di raccogliere le email dei vostri contatti (chiaramente con il loro consenso).
Gli utenti di solito non acquistano la prima volta che visitano il sito (magari fosse così!). Dovete costruire il loro sapere e la loro fiducia. In questo, Facebook è sorprendentemente utile per la costruzione di quella familiarità e credibilità necessaria per veicolare le persone verso il vostro sito o blog in modo che possano saperne ancora di più sulla vostra azienda.
Mito #4: Ho già un profilo personale quindi non mi serve una pagina aziendale
Non importa le dimensioni della vostra azienda, se volete far conoscere il vostro brand, dovete impostare una pagina su Facebook.
Quest’ultima, per coloro che non ne sono a conoscenza (in precedenza nota come Fan Page), è una pagina separata dal profilo personale, utilizzata per avviare una strategia aziendale e fare business.
Le pagine di Facebook sono indispensabili per una serie di ragioni:
Distinguono le informazioni personali dal business aziendale evitando confusione.
Le pagine sono pubbliche, il che significa che sono visibili durante la ricerca e non necessitano di una procedura di adesione come i profili personali (assicuratevi di utilizzare le parole chiave relative alla vostra attività nel titolo della pagina. Facebook è ben visto dai motori di ricerca).
Le pagine sono estremamente utili per comunicare con i vostri sostenitori: ascoltateli, rispondete ai loro quesiti e aggiornate frequentemente i contenuti che offrite (usate i feed rss per il vostro blog aziendale).
Le pagine pubbliche di Facebook aiutano a diffondere la consapevolezza virale del brand. Un aspetto fondamentale è che quando interagiamo con essa, le attività compaiono nelle home dei nostri amici.
Ho una pagina su Facebook. Ora che faccio?
Ok, ora che abbiamo smontato le false credenze sul social networking, come possiamo avviare una strategia aziendale con Facebook?
Qui di seguito qualche utile consiglio:
Tenete aggiornata la pagina con contenuti interessanti non solo vostri, ma anche provenienti da altre fonti.
Fate domande aperte e coinvolgete i vostri sostenitori quando possibile.
Trattate i vostri sostenitori con riguardo: offrite contenuti e offerte in esclusiva agli iscritti alla pagina. Fategli capire che attraverso la loro adesione stanno ottenendo qualcosa di veramente speciale.
Aggiungete il Static FBML per tramutare la pagina di Facebook in una landing page con cui raccogliere contatti email.
Lasciate che i vostri amici possano suggerire ad altri amici la vostra pagina.
In conclusione, usare il profilo privato come sta facendo la zia non equivale a una corretta strategia aziendale su Facebook.